Design

Kandinsky riletto tridimensionalmente: l’emozione della forma pura

Questa mia esperienza è nata nel 1985 seguendo un corso di disegno industriale del professor Giuseppe Chigiotti alla Facoltà di Archittettura di Firenze, alla quale hanno fatto seguito due mostre intitolate “Sul letto” ed infine il concorso promosso dalla ditta EMU. Lo stimolo è stato innescato da una frase di Platone che dice: “ Ciò che intendo per bellezza della forma non è ciò che generalmente si intende, quella ad esempio degli esseri viventi e delle loro raffigurazioni, ma il rettilineo ed il circolare e le superfici ed i corpi composti con le rette ed il cerchio per mezzo del compasso e della squadra, perché queste forme non sono come le altre belle sotto certi aspetti, ma sempre belle in se”. Le immagini dei dipinti di Kandinsky e la sua ideologia pittorica la quale non vuole rivolgersi oggettivamente allo spirito attraverso gli occhi, ma direttamente alle emozioni che riceviamo, a loro volta, hanno scatenato in me quel meccanismo di rilettura di certe forme che poi sono state alla base di questo primo studio. La composizione del cerchio nel cerchio, il rapporto tra il quadrato e le altre forme, fra linee e colori, che non sono portati sulla tela dall’esterno, ma si rivelano dall’interno di queste due dimensioni, sono state le matrici delle mie scelte. Quindi un processo di crescita organizzata, nella quale ogni elemento gioca il ruolo che gli è proprio e del quale ho voluto formalmente ritrovare quel dilemma artificioso di forma-struttura di cui Kandinsky si era volutamente liberato. L’arte dello spazio, del movimento, della luce, si sono così plasmati in composizioni del mondo tradizionale di vedere o di fare Design, proponendosi come esempi di oggetti di arredamento.

PRIMO PREMIO INTERNAZIONALE DI DESIGN PER UN NUOVO GRUPPO DA ESTERNI  PROMOSSO DALLA DITTA EMU

NUOVI PROGETTI

TAVOLO PER UNA CANTINA

 

PROGETTI

 

 

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